Sulla Friedrichstrasse si trova il Friedrichstadt-Passagen, tre isolati di negozi collegati da gallerie sotterranee denominati “quartieri” e realizzati da architetti di fama internazionale: sono il Q205 di Ungers, il Q206 di Pei e il Q207 di Nouvel.
All’interno del Q206 si trova la succursale berlinese delle Galeries Lafayettes. Jean Nouvel ha realizzato una costruzione hi-tech che si “incastra” tra i due blocchi adiacenti, che sono stati realizzati come edifici più massicci; il Q206 è invece un complesso di sette piani completamente vetrato, anche in copertura, e che è attraversato al suo interno da un doppio cono rovesciato che cattura la luce e la riversa all’interno, nel cuore dell’edificio, e che contribuisce ad aumentare la spettacolarità della costruzione.
Il Q 205, realizzato da Oswald Mathias Ungers, è basato sul cubo e sulle forme quadrate; Ungers ha utilizzato un linguaggio più sobrio, rifacendosi alla tradizione del blocco edilizio berlinese. Nel cortile interno del centro commerciale si erge, in contrasto con l’austerità dell’intera struttura, la Turm von Klythie /Torre di Klythie, un torre-scultura alta tre piani, realizzata dall’artista John Chamberlain accorpando rottami di ferro colorati. Anche il terzo blocco, il Q206, realizzato da Ming Pei, Cobb, Freed & Partners, si rifà all’architettura berlinese ma pesca la propria ispirazione da quella degli anni ’20. Notevole è l’atrio pubblico, con le sue scale curvilinee, i suoi mosaici marmorei colorati e i suoi preziosi rivestimenti in pietra, in cui è visibile il richiamo all’Art Déco, e la copertura vetrata simile ad una tenda.
All’interno del Q206 si trova la succursale berlinese delle Galeries Lafayettes. Jean Nouvel ha realizzato una costruzione hi-tech che si “incastra” tra i due blocchi adiacenti, che sono stati realizzati come edifici più massicci; il Q206 è invece un complesso di sette piani completamente vetrato, anche in copertura, e che è attraversato al suo interno da un doppio cono rovesciato che cattura la luce e la riversa all’interno, nel cuore dell’edificio, e che contribuisce ad aumentare la spettacolarità della costruzione.
Il Q 205, realizzato da Oswald Mathias Ungers, è basato sul cubo e sulle forme quadrate; Ungers ha utilizzato un linguaggio più sobrio, rifacendosi alla tradizione del blocco edilizio berlinese. Nel cortile interno del centro commerciale si erge, in contrasto con l’austerità dell’intera struttura, la Turm von Klythie /Torre di Klythie, un torre-scultura alta tre piani, realizzata dall’artista John Chamberlain accorpando rottami di ferro colorati. Anche il terzo blocco, il Q206, realizzato da Ming Pei, Cobb, Freed & Partners, si rifà all’architettura berlinese ma pesca la propria ispirazione da quella degli anni ’20. Notevole è l’atrio pubblico, con le sue scale curvilinee, i suoi mosaici marmorei colorati e i suoi preziosi rivestimenti in pietra, in cui è visibile il richiamo all’Art Déco, e la copertura vetrata simile ad una tenda.
Indirizzo
Friedrichstrasse
